Il Ponte Tibetano di Sellano che collega l'abitato alla frazione di Montesanto è un’opera ingegneristica straordinaria, che in Italia non conosce eguali. Con i suoi 175 m di altezza si aggiudica il primato di ponte tibetano più alto d’Europa* e ha già iniziato ad attirare frotte di curiosi e persone che non vedono l'ora di percorrerlo, nonostante l’apertura al pubblico sia prevista per il 2024.
La progettazione e la costruzione dell’opera hanno avuto inizio nel 2022, grazie all’iniziativa dell'amministrazione comunale. Ma l’idea di un collegamento sospeso tra Sellano e Montesanto non è nuova.
Nel 1965, un intraprendente imprenditore locale propose infatti per la prima volta di costruire un collegamento aereo tra i due borghi. L’impresa parve troppo ardita e nessuno seppe coglierne l’importanza, quindi l’idea rimase tale.
Qualche anno più tardi, la stessa visione fu ripresa in una nuova veste da Luciano Giacchè, che così la descrive in un suo testo:
Si trattava del Principe Nicola Caracciolo di Castagneto, giornalista, storico e ambientalista che, assieme alla moglie Rossella Sleiter, aveva deciso di insediarsi in quei territori. In una prima fase, i coniugi pensarono di sistemarsi a Scheggino, dove operava un attivissimo Centro Culturale della Valnerina. Ma nessuna abitazione sembrava convincerli veramente. La famiglia Caracciolo possiede ancora una proprietà presso il borgo di Montesanto. Nato a Firenze il 19 maggio 1931, apparteneva alla famiglia dei principi di Castagneto: era il terzo figlio di Filippo Caracciolo e di Margaret Clarke. Suo fratello è stato Carlo Caracciolo, fondatore del gruppo editoriale "L'Espresso" e poi del quotidiano "La Repubblica" con Eugenio Scalfari, e sua sorella Marella Caracciolo, moglie dell'avvocato Gianni Agnelli, presidente della Fiat, oggi gruppo FCA.
In un lungo peregrinare di terre e luoghi interessanti, la visita a Montesanto non lasciò dubbi; nel giro di poco tempo decisero di trasferirsi in fondo alla via principale che porta al Castello dell’antico borgo.
Percorrendo la strada chilometrica che da Montesanto scende alla Valle del fiume Vigi e risale fino a Sellano, Nicola Caracciolo si era stupito di come i due borghi fossero all’apparenza lontani ma, in realtà, così vicini. Sarebbe bastato un ponte sospeso tra i due per collegarli velocemente.
E così, nel 1987 nella veste di assessore della Comunità Montana, Luciano Giacché incaricò il geologo Antonio Nini di fare un sopralluogo a Sellano e a Montesanto per individuare i due punti di attacco del ponte. La macchina si era già messa in moto, ma anche in quel caso, purtroppo, l’idea rimase solo un’idea; quello stesso anno, Luciano Giacché abbandonò tutti i suoi incarichi pubblici legati alla Valnerina e, contemporaneamente, il progetto del ponte.
Quando, nel 2022, l’opportunità di riprendere quella visione divenne realizzabile grazie ai fondi del PNRR e della ricostruzione post sisma, l’amministrazione di Sellano decise che era il momento di cogliere l’occasione e farne il fulcro di una rinascita sociale ed economica dell’area.
Il progetto venne approvato in tempi record e si passò immediatamente all’individuazione di progettisti e imprese per la costruzione, che partì alla fine del 2022. A un anno di distanza il Ponte Tibetano di Sellano è quasi completato, è diventerà fruibile al pubblico nel 2024.
- * della stessa misura in altezza vi è il ponte tibetano di Arouca in Portogallo; quindi Sellano e Arouca detengono un coprimato.
- Foto Nicola Caracciolo: fonte LaRepubblica.it