È una morfologia inconfondibile, diversa dallo skyline della vicina Toscana, fatta principalmente di morbide linee e da molta vegetazione di sottobosco, che riportano al movimento dell’acqua, i profili delle montagne e la passerella del ponte che da Sellano sale all’antica frazione borgo di Montesanto.
Due onde morbide si uniscono graficamente in una rappresentazione della valle del fiume Vigi e, contemporaneamente, disegnano la lettera “V”; una terza onda crea la lettera “S”.
I due tratti semicurvi tracciano, invece, il ponte tibetano, che mette in collegamento aereo le due estremità della “V”, che rappresentano Sellano, nella parte più bassa, e Montesanto, in quella più alta.
Infine, impossibile non notare le due figure umane rappresentate nell’atto di protendere le braccia, l’una verso l’altra, in segno di unione. Per molto tempo, rivalità e contrasti hanno tenuto separate Sellano e Montesanto, sebbene le due frazioni si trovino molto vicine. Adesso è arrivato il momento di scrivere una nuova storia, in cui i due borghi si uniscono per accogliere viaggiatori, anime curiose e desiderose di conoscere più da vicino le infinite meraviglie che questo borgo dell’Umbria ha da offrire.
Anche la palette colori utilizzata custodisce l’essenza di questi luoghi. Riconduce alle inconfondibili sfumature del paesaggio umbro, del bosco e della terra, rese attraverso colori caldi e naturali come l’arancione e il verde.