Piatti della cucina tradizionale umbra nelle festività natalizie e a San Silvestro.

Piatti della cucina tradizionale umbra nelle festività natalizie e a San Silvestro.

L’Umbria è famosa per i suoi piatti tipici e i prodotti conosciuti in tutto il mondo, dalla tradizione culinaria millenaria tramandata nei secoli, di generazione in generazione, fino ad oggi. L’enogastronomia è una di queste, ha sempre ricoperto un ruolo importante nella quotidianità della vita rurale, perché la cucina in questa piccola regione è davvero molto importante.


Nonostante il territorio dell'Umbria sia piuttosto piccolo, confina con tre regioni: la Toscana a nord/ovest, le Marche a nord/est e il Lazio, a sud. Riguardo alla cucina tradizionale, la si può suddividere in due zone ben distinte tra loro. Il Nord è occupato dalla provincia di Perugia che, tra le zone più importanti dal punto di vista gastronomico ha il norcino con Norcia. Nel Sud troviamo invece la provincia di Terni, che include la magnifica Orvieto con la nota cascata delle Marmore e vigneti secolari, già menzionati negli antichi testi romani.

La cucina umbra è rustica, poco elaborata e tradizionale, si basa su prodotti poveri della terra e animali come: i salumi, le carni e la selvaggina, il pane, l’olio e il vino, che combinati creano un insieme di sapori unici.

 

Antipasti umbri e della Valnerina 🧆

Il tipico antipasto umbro è come la nebbia fitta, si affetta col coltello ed è a base di salumi tipici come il rinomato Prosciutto crudo di Norcia, la Mortadella, gli insaccati di vario genere (molto famoso è il Ciauscolo IGP), il Capocollo o il Guanciale. Molto particolari sono i cosidetti Mazzafegati, preparati con il fegato e gli insaccati di Cinghiale, dal sapore deciso e inconfondibile. Non mancano naturalmente i formaggi, come il tipico Pecorino, ma anche quelli non stagionati come il Ravaggiolo umbro. Anche il pane tipico umbro, detto anche pane sciapo, perchè quasi senza sale è protagonista sulla tavola e negli antipasti, servito come crostino, strofinato in superficie con aglio, condito con il pregiato olio extravergine d'oliva umbro, che si produce principalmente nella fascia olivata tra Trevi e Spoleto e pomodoro fresco a pezzetti.
Per concludere, tra questi non si può non menzionare la tipica Fojata di Sellano e della Valnerina. Un involtino salato di pasta fillo, farcita con bieta, erbe di campo e pecorino. Un perfetto e sfizioso finger food per preparare lo stomaco. Quando venite a Sellano, a pochi minuti di strada dal centro del borgo, presso il valico del Soglio, vi suggeriamo di provarla alla Fojateria; trattoria tipica che prende il nome da questa famosa preparazione tipica locale. Ma la potete consumare in tutti i luoghi dove mangiare a Sellano. Nel mese di agosto, a Sellano si tiene anche la Sagra della Fojata e della Attorta, che attira ogni stagione migliaia di visitatori appassionati di enogastronomia umbra.
 
 

Primi piatti della cucina umbra 🍝

Vari sono i primi piatti conditi con sughi a base di carne, ad esempio le squisite Pappardelle al ragù di cinghiale o di lepre. La carne è una pietanza basilare della gastronomia umbra, in particolar modo la selvaggina. Le preparazioni a base di cinghiale, ad esempio, sono molto apprezzate in regione, come nella maggior parte del centro Italia. Carni dal sapore deciso della selvaggina di cui i boschi umbri sono molto popolati. Per questo motivo, per cucinare ad arte la selvaggina è necessario un procedimento esperto ed elaborato.

Idem a valere per la lepre, sapore che si differenzia dal tradizionale coniglio. Infatti, la carne di selvaggina va prima frollata e poi lasciata marinare qualche ora, o più, a riposo. In questo modo diventa tenera, si insaporisce delle spezie e si imbeve di olio d'oliva.

Uno dei piatti tipici più conosciuti della cucina umbra è la Pasta alla Norcina. Questa, ovviamernte viene dalla zona di Norcia e i due ingredienti fondamentali sono il guanciale e la ricotta di pecora. Una pasta davvero succulenta, con l'aggiunta finale di una grattata di pecorino di Norcia. Il guanciale va fatto rosolare fino al completo scioglimento del grasso e la doratura del magro, al quale poi va aggiunta la ricotta di pecora, tipica quella di Norcia, con un po' d'acqua e infine la pasta scolata al dente. Una versione relativamente recente prevede di rosolare il guanciale con poco olio EVO e cipolla.

L’Umbria, oltre al famoso tartufo nero, delle varietà scorzone e uncinato, uno estivo e l’altro invernale, più pregiato (molto famoso è il Nero di Norcia) è rinomata per la raccolta dei funghi come i porcini, i finferli (o galletti) e gli asparagi selvatici, base per la preparazione di piatti prelibati e ricercati, sfumati e accompagnati da vini importanti, rossi e bianchi, che questa regione produce, come il Sagrantino di Montefalco.

Piatto tipico della zona di Terni sono le Ciriole, una pasta fatta in casa simile alle tagliatelle. Vengono chiamati anche Strangozzi o Stringozzi, mentre nella zona di Perugia sono chiamati Umbricelli. L’impasto è fatto di sola acqua e farina, senza uso di uova. Le Ciriole si consumano con sugo al pomodoro, aglio, prezzemolo e abbondante peperoncino, o con una affettata di tartufo, a pioggia. Altra pasta molto usata sono gli Agnolotti, ripieni di carne e a finire, il tartufo.

Zuppe e minestroni sono anche molto usati. Quella più nota è la Scafata, un insieme di varie verdure come le fave fresche, le cipolle e le bietole. Per renderla ulteriormente corposa si aggiungono la pancetta o il guanciale ed erbe aromatiche, come la mentuccia o il finocchio selvatico. Gli Spaghetti con il Rancetto sono un altro piatto tipico con la pancetta, a cui si unisce la salsa di pomodori freschi, molto pecorino e a chi piace, la maggiorana. Altra zuppa tipica del Trasimeno è la minestra con la Fagiolina, un piccolo legume originario proprio di questo luogo. La zuppa di farro di San Nicola è preparata con uno dei cereali umbri più antichi, come lo è il minestrone di fave, o di Ceci, con pane abbrustolito. Piatti citati in antiche ricette dei monaci. 
 
Norcineria
Norcineria 01
Degustazioni
Tartufo
Fojata
Pexels Dids 4294500
Attorta

Secondi piatti tipici dell'Umbria 🥩

L’agnello, assieme al cinghiale è una delle carni più usate nella cucina umbra, ma anche in tutto il centro-sud Italia. Con le interiora si prepara la tradizionale e gustosa Coratella. L’agnello può essere preparato alla Cacciatora, oppure al forno con le patate. In alcune ricette viene anche impanato e fritto. Alla Cacciatora si prepara anche il pollo, che risulta altrettanto usato e gustoso.

Anche il maiale è molto usato e viene cucinato allo spiedo, in alternativa alla brace; vera specialità regionale universalmente conosciuta è la Porchetta. Viaggiando lungo le strade umbre si incontrano vari "porchettari", ambulanti dai quali è possibile gustare ottimi panini. Vicino ad Assisi, precisamente a Costano, ogni anno si tiene la Sagra della Porchetta. Il pane ideale per questo abbinamento è quello sciapo di Terni, ovvero senza sale, perché non copre con la sua sapidità il sapore reale del condimento, la Porchetta, essendo la stessa gia speziata e salata. La Porchetta va mangiata calda, altrimenti perde della sua croccantezza e di sapore.
 
Un ambulante storico vicino a Sellano che vi suggeriamo è il Van di Valentina "Porchetta Borgo Cerreto" - lo trovate sui social - precisamente stanzia sull'incrocio che da Borgo Cerreto imbocca la strada provinciale per Sellano. La famiglia di Valentina ha una grande tradizione, nata ancora con il padre; li si mangia davvero un'ottima porchetta "street food".
 
 

Infine, i golosi dolci umbri... 🥧

Per questi bisogna mettersi comodi. Infatti, sono una sezione specializzata della tradizione dolciaria dell'Umbria. Come nel resto d'Italia, ogni provincia e zona ha un dolce diverso che la identifica.

Dando per scontato che si conosca la sopraffina tradizione cioccolatiera di Perugia (a marzo e ottobre di ogni anno si tiene la Fiera Internazionale EuroChocolate), La Ciaramicola, ad esempio, è il dolce che riporta a Perugia. Dal colore rosso interno per la presenza dell’Alchermes con una gustosa glassa bianca di meringa esterna; è rifinita con confettini multicolore, che con i loro colori si dice rappresentino i quartieri della città. Altra icona dolce di Perugia è il Torcolo di San Costanzo, torta a ciambella povera aromatizzata con anice, uva passa e pinoli. Un'altra torta della cucina povera è la Torta di Mele di Sant’Orfeo, preparata con pere, mele, uvetta e spolverata con zucchero a velo, in base al gusto.
 
Durante le festività natalizie è usanza preparare le Pinoccate, biscotti al cioccolato dalla forma romboidale a base di acqua, zucchero e pinoli. Sono incartati con la carta colorata e si trovano specialmente nella zona del perugino.

Un altro dolce originario dell’Umbria, ma molto conosciuto anche nel resto d’Italia è la Cicerchiata. Simile agli Struffoli napoletani è fatto da tante piccole palline fritte nello strutto, poi glassate con miele ed infine guarnite con zuccherini colorati. Il dolce prende probabilmente il nome dalle cicerchie, piccoli legumi tipici dell'Umbria dalla forma molto simile a quella del dolce.

Per il ponte di Ognissanti, ma anche durante le festività natalizie, si prepara invece la Rocciata (a Sellano è chiamata Attorta); riporta vagamente allo Strudel Trentino-Altoatesino, di forma però differente, farcito con marmellata e varia frutta secca tra cui: noci, mandorle e pinoli. Infine, gli Stinchetti, biscotti al cacao con cannella a forma di stinco umano e glassati con albume d'uovo.
 
Vi aspettiamo a Sellano per assaggiare i piatti tipici della cucina umbra e della Valnerina, con il giusto appetito, magari dopo aver percorso e conquistato il ponte tibetano di Sellano, il più alto d'Europa che, ci fanno sapere il sindaco di Sellano, Attilio Gubbiotti e Paolo Borroi, il nostro destination manager trentino, sarà inaugurato e aperto al pubblico in prossimità della Pasqua 2024 che, quest'anno cade domenica 31 marzo.

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Copyright immagini Visit Sellano - tutti i diritti riservati: su gentile concessione Castello di Pupaggi - Sellano, Pexels, Pixabay, la Fojateria.

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