Mutare significa speciare, sopravvivere ed evolvere adattandosi agli stimoli, cioè ai repentini cambiamenti dell’ambiente esterno, nel caso nostro della società moderna. Nell’industria turistica di destinazione, questa è rappresentata dai trend di mercato flottanti, dai flussi internazionali, da un prodotto che deve allinearsi alla domanda e, infine, dalla complessa partita della promo-commercializzazione dinamica e da quella online. L’effetto contrario alla speciazione è l'estinzione.
Di professione sviluppo e gestisco progetti di ecosistemi turistici con approccio partecipativo, lavoro a fianco delle destinazioni, comparto ricettivo e operatori commerciali. Sono docente in Branding, Destination Management e Marketing Turistico, collaboro con vari Enti di formazione e Università. Porto testimonianze e case study nelle Università all'interno di corsi di turismo. Credo nella valorizzazione del capitale umano e nel “empowering people” con approccio partecipativo. In quasi tre decenni ho lavorato a stretto contatto in oltre cento progetti internazionali di destinazione turistica, di stato, di importanti destinazioni e di piccole località.
Fin da giovane studente rimasi affascinato dal modo in cui i popoli del nord Europa riuscivano a fare e progettare contesti che funzionavano, in tutti i settori, dal sociale all’urbanistica, dal design di prodotto a quello di processo. Scoprii così il design thinking, un ibrido tra approccio e metodo - quello del fare per pensare - e dell’utilizzatore non solo posto al centro del piano di sviluppo creativo “user centric”, come nella progettazione degli oggetti, ma, di fatto, reso compartecipe primario del processo di design, fin dal concept. In Italia non è facilmente applicabile, ma si ibrida.
Da Destination Manager mi hanno sempre attirato i progetti complessi e anche difficili da sviluppare, quelli che molti colleghi rifiutano per timore o per inadeguata preparazione. Laddove il tasso di fallimento, se non affrontati con maturità professionale e con competenze trasversali, è molto alto.
Quello di Sellano e della sua comunità è uno di questi. Siamo in Umbria nella bellissima e incontaminata Valnerina; tante località famose al turismo di massa nel raggio di pochi chilometri e, allo stesso tempo, molto da costruire, partendo quasi da zero. Due i punti di forza: il territorio, con un magnifico ponte tibetano, e un’amministrazione seria e pragmatica con cui siamo motivati nel creare con VisitSellano.info una meta turistica apprezzata dell’entroterra umbro.