La Valnerina in inverno ha un fascino particolare.
Il borgo di Sellano, situato nell’incontaminata Valle del fiume Vigi (affluente del fiume Nera) svela anche in inverno paesaggi suggestivi offrendo ai suoi visitatori l’emozione della quiete suggestiva della natura.
Oltre all’esperienza di camminare sul ponte tibetano più alto d’Europa – che verrà inaugurato in prossimità della Pasqua 2024 – Sellano permette di vivere emozioni indimenticabili a contatto con la natura e di conoscere più da vicino un territorio affascinante come la Valnerina.
1. Il Museo della Civiltà Contadina a Casarampi
Questa piccola frazione del Comune di Sellano ospita all’interno delle cantine e delle stalle il Museo della Civiltà Contadina. Una testimonianza della vita contadina delle popolazioni di montagna della Valnerina che torna a vivere attraverso i suoi numerosi attrezzi del mestiere. Questi oggetti non raccontano solo del modo in cui l'agricoltura del passato ha nutrito, vestito e riscaldato queste genti, ma anche le relazioni familiari e sociali tra gli uomini, i loro rapporti con la terra, l'acqua, le piante, gli animali.
2. Trekking e ciaspole sui Monti Sibillini, nella Piana di Castelluccio di Norcia
È una delle mete più conosciute dell’Umbria per lo spettacolo della fioritura che avviene tra i mesi di maggio e luglio. Quello che in pochi sanno è che d’inverno la Piana di Castelluccio si inneva facilmente regalando paesaggi di suggestiva bellezza. Le spianate, i boschi innevati, le cime vestite di bianco (come quella del Monte Vettore, ad esempio) trasportano i visitatori in una fiaba nordica. Per chi ama camminare e perdersi nell’incanto di questo paesaggio, ci sono molti sentieri e percorsi da fare a piedi o con le ciaspole in grado di regalare tante emozioni.
3. Il Museo della Canapa a Sant’Anatolia di Narco
La canapa era una delle coltivazioni più importanti dell’Umbria e della Valnerina. Il Museo della Canapa, che che si trova nell’antico borgo di Sant’Anatolia di Narco, racconta la memoria legata a questa pianta e ne illustra i temi della coltivazione e dello sfruttamento: dalla semina alla raccolta, dalla macerazione alla filatura. Al suo interno si trovano telai manuali a quattro e otto licci e altri attrezzi della lavorazione, oltre che video installazioni che mostrano le voci e i ricordi di alcune persone del mestiere che guidano il visitatore nella riscoperta di un mondo fatto di abilità e di ingegno, ma anche di tradizioni e di proverbi.
4. La Casa della fiaba e i Musei del Tartufo Urbani a Scheggino
La Casa della Fiaba di Scheggino è un luogo magico, dove i bambini si divertono e gli adulti riscoprono il proprio lato fanciullesco. All’interno sono custoditi giocattoli d’epoca vintage, personaggi di fiabe classiche e atmosfere teatrali che incorniciano una ricca biblioteca di fiabe di ogni tempo e genere. La Casa si trova in uno dei palazzi della famiglia Urbani e proprio nelle vicinanze dei Musei del Tartufo Urbani.
Da cinque generazioni, la famiglia Urbani è uno dei più grossi produttori ed esportatori di tartufo al mondo. All’interno del museo viene celebrata la magia dell’oro nero della Valnerina e la storia dei suoi custodi centenari, che hanno trasformato il tartufo in un simbolo identificativo per il territorio. Nelle sale si trovano tanti oggetti del passato, come ad esempio i primi lavatoi a mano improvvisati nella casa-azienda di Carlo Urbani e di sua moglie Olga, o la lettera di ringraziamento del presidente Ronald Reagan per quei 1,1 KG di tartufo inviato dai fratelli Bruno e Paolo.
5. Deliziare il palato con le prelibatezze culinarie
Sellano e la Valnerina si distinguono per una cucina ricca di tradizioni millenarie, che coinvolge i sensi e avvicina il cuore alla vera essenza dell’Umbria. I piatti della tradizione, infatti, sono un inno alla genuinità e alla qualità delle materie prime locali.
Tra i prodotti tipici e le specialità invernali
di Sellano e della Valnerina spiccano:
- il tartufo nero pregiato: giunge a piena maturazione tra novembre e marzo e durante il periodo invernale in Valnerina è possibile degustare preparazioni realizzate con questo prezioso tubero, dai dolci ai liquori, dalla pasta alla carne.
- la Fojata: una torta salata dalla tipica forma a involtino, preparata con un ripieno di erbi di campo e formaggio pecorino arrotolato all’interno di un velo di pasta matta;
- l’Attorta: il tipico dolce invernale sellanese preparato con un involucro di pasta matta ripieno di frutta secca, perfetto da gustare nei freddi pomeriggi invernali;
- la carne: in particolare la selvaggina e i lavorati di carne di maiale, tra cui il famoso prosciutto stagionato di Norcia, ancora preparato a mano.
Anche l’inverno ha il suo lato gustoso!
